Quali sono i mutui disponibili per i pensionati? Tutte le informazioni sulla procedura da seguire, anche a 85 anni.
Trovare un istituto bancario che dia la propria disponibilità all’accensione di un mutuo non è sempre facile perché i requisiti principali sono essenzialmente due: la stabilità delle entrate e l’età. Il tutto viene però commisurato alla durata del mutuo stesso per stabilire se la sicurezza economica ed il reddito mensile siano sufficienti a garantire la copertura della restituzione del prestito.
Va da sé che, superata una certa età, aumentano le difficoltà nel riuscire ad accedere a finanziamenti immobiliari e spesso, oltre gli 80 anni, ci si può ritrovare in una sorta di ricerca dell’ago nel pagliaio. Esistono però mutui disponibili anche per gli anziani ma è fondamentale conoscerne le caratteristiche ed i meccanismi di funzionamento. Ecco dunque una panoramica completa.
Il mutuo per pensionati esiste, iniziamo subito col dirlo, e rappresenta una preziosa soluzione per chi desidera comprare casa anche dopo aver superato l’età pensionabile. Chiaramente le sue caratteristiche sono differenti rispetto a quelle dei mutui ipotecari tradizionali tenendo conto di altri dettagli. Ci troviamo di fronte ad un sostegno a lungo termine che, oltre all’acquisto della prima casa, può essere richiesto anche per espandere un immobile o costruirlo ex novo; ma anche per l’acquisizione di un parcheggio o garage che diventi parte integrante della casa o ancora per effettuare la portabilità o la surroga di un mutuo stipulato in precedenza.
Si tratta del mutuo agevolato pensionati Inps che consente anche di coprire le spese legate all’iscrizione ma anche alla frequenza di corsi di studio sia per sé che per altri membri del nucleo familiare. Occorre essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali da 12 mesi almeno per poterne fare richiesta. Vi è la possibilità di ottenere una percentuale massima di finanziamento dell’80% del valore dell’immobile con estensione del mutuo da 10 fino a 30 anni e con un tasso sia fisso che variabile.
Il piano di rimborso può essere simulato mediante il portale dell’Inps verificando anche spese di gestione, tariffe notarili e periziali, ed interessi di preammortamento che bisognerà pagare. Infine il nodo dell’età: solitamente il limite varia da banca a banca ed indicativamente è pari a 75 anni ma vi sono istituti che lo hanno esteso fino ad 80 o addirittura fino ad 85 anni.
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