Paladina, strega e poi santa. La storia della giovane Giovanna d’Arco è costellata di miti ed eventi straordinari.
Di luoghi comuni sul medioevo ne abbiamo a bizzeffe. Uno di questi riguarda le donne ed il fatto che non contassero niente durante quell’epoca. Certo, tutto va contestualizzato in base ai modi di vivere di ogni singola epoca e si commette un grande errore quando si cerca di giudicare un’epoca con i parametri contemporanei.
Tuttavia, gli studi hanno dimostrato che di donne influenti del medioevo c’era furono tantissime da Matilde di Canossa, a Maria di Francia, a Santa Caterina da Siena fino ad arrivare ad uno dei nomi femminili più noti: Giovanna d’Arco. La troviamo protagonista della famosa Guerra dei cent’anni, il conflitto tra Francia e Inghilterra che segnò la storia europea dal 1337 fino al 1453. La giovane contadina francese combatté per la sua patria.
Giovanna d’Arco, la pulzella di Orléans tra false credenze e visioni
Nata a Domrémy, nella Francia nord – orientale da una famiglia di contadini, Giovanna a soli 13 anni inizia ad avere delle visioni. Lei stessa diceva che era Dio che le mandava dei messaggi. In particolare, le ha affidato una missione: quella di salvare la Francia dagli inglesi. Nel 1429, la ragazza riuscirà a mettersi in contatto con un capitano del Delfino e riuscì addirittura a farsi dare la guida un esercito francese per liberare la città di Orléans.
Come fu possibile che una ragazza così giovane, per di più una contadina povera, fosse riuscita a mettersi in contatto col futuro re di Francia? Molti sostengono che fu perché fosse la sorellastra del Delfino. Ma in realtà questa è un’invenzione. Sia perché la teoria non è supportata da nessun documento, sia perché se pur fosse stata la sorellastra Delfino Carlo, essendo una ragazza, non avrebbe mai avuto l’educazione militare che invece avrebbe avuto un uomo. Dunque questa tesi non reggerebbe.
Dopo la sua entrata ad Orléans, comunque, la città venne liberata e Carlo si fece incoronare come re di Francia. Dopo questo evento principale, Giovanna non si risparmiò e si unì ad altre campagne militari minori. Fu quel periodo che il re iniziò ad allontanarsi dalla figura di Giovanna, fino a che gli inglesi la catturarono e la processarono nel 1431, fino a bruciarla sul rogo il 30 maggio di quell’anno.
Alcuni credono che la giovane francese sarebbe scappata da quel rogo, magari con l’aiuto dello stesso re Carlo. Purtroppo le prove storiche ci dimostrano il contrario. Gli inglesi avevano tutta l’intenzione di volerla morta, anche se Giovanna cercò di salvarsi firmando l’abiura al processo ma per qualche motivo l’accordo saltò e venne arsa viva.
Che dire delle visioni che la portarono ad unirsi alla guerra di Francia? Furono uno dei motivi per cui gli inglesi poterono accusarla di stregoneria. Oggi si parla della sindrome di Giovanna d’Arco ed è legata proprio alla presenza di voci che persone affette da schizofrenia possono riportare. Sono molto l’esperienze che raccontano questo fenomeno.
Ad esempio, in Italia, una donna di Modena, Cristina Contini, ha spiegato come a seguito di un intervento chirurgico abbia iniziato a sentire delle voci. Non sono voci qualsiasi però, la sindrome di Giovanna d’Arco prevede delle voci che motivano una missione.
Comunque, nel 1920 Giovanna divenne Santa patrona della Francia.